XXXI Battaglione Guastatori Alpini

Nel maggio 1943 lo Stato Maggiore, a seguito della distruzione della quasi totalità dei reparti guastatori è dell’idea di sopprimere l’intera specialità e, in tale ottica, non ci sono certo orientamenti favorevoli alla ricostruzione di nuovi altri reparti .

Lo spirito e l’entusiasmo dei guastatori superstiti dalla Russia e dall’Africa è più che mai vivo .

Tutti, in un modo o nell’altro, si rivolgono alla figura carismatica del Magg. Paolo Caccia Dominioni chiedendo che i guastatori continuino a vivere .

Sollecitato da tanto impegno l’ufficiale attiva tutte la proprie conoscenze presso lo Stato Maggiore allo scopo di ottenere l’autorizzazione a costituire un nuovo reparto di guastatori alpini. Un notevole appoggio l’ottiene dal Col. Emilio Faldella, ufficiale degli alpini e di Stato Maggiore, che condivide le sue idee .

Alla fine la battaglia è vinta. Lo Stato Maggiore  giunge alla determinazione di costituire un nuovo battaglione guastatori alpini e, quindi, di non sopprimere la specialità.
Qui il documento n. 76130 del 30 giugno 1943 di ricostituzione del XXXI battaglione guastatori del genio.

Il Magg. Caccia Dominioni riceve l’incarico di ricercare presso tutti i reparti del genio i volontari per un nuovo corso guastatori .

Grande è l’affluenza e, per la selezione, oltre 3000 volontari si concentrano a Banne, sede del 5° rgt. genio .

Da marzo a luglio del 1943 se ne brevettano circa 1000. L’ordine di costituzione del nuovo XXXI battaglione guastatori alpini, datato 1° agosto 1943 dispone l’insediamento del reparto ad Asiago alle dipendenze del 5° rgt.genio.

Il 20 maggio il Magg. Caccia Dominioni si era recato a Volzana d’Isonzo presso la compagnia guastatori 30^ bis concordandone l’inquadramento nel futuro neo XXXI con il nome di 1^ “Giaguaro” in onore dell’antica compagnia uscita dal 1° Corso Guastatori alla Scuola di Civitavecchia .

Nell’agosto 1943 il nuovo XXXI , con una forza totale di 1153 uomini , e comandato dal Magg. Caccia Dominioni , inizia un’intensa attività addestrativa .

La sera del 7 settembre 1943 il comandante di battaglione riceve l’ordine di presentarsi con urgenza a Banne, al comando di reggimento .Dopo una notte di viaggio, alle 8 del giorno dopo è di fronte al comandante del 5° reggimento che gli ordina di recarsi immediatamente a Roma, presso lo Stato Maggiore, per perorare la causa dell’urgente assegnazione delle armi e dei materiali ancora mancanti al XXXI battaglione .

Il Magg.Caccia Dominioni è in stazione a Trieste quando viene diffusa per radio la notizia dell’armistizio .

Intanto, sull’Altopiano di Asiago il XXXI btg., agli ordini del Cap. Piero Santini, non può sottrarsi alla tragedia che travolge l’intero paese .Il battaglione resta disciplinato e compatto finchè dispone di viveri . E’ escluso, però, che oltre mille uomini possano gravare sulle risorse, già precarie, di una piccola cittadina .

Il 13 settembre 1943, in mancanza di ordini, viene indetto un referendum generale e deciso lo scioglimento con libertà d’azione . Gli abitanti provvedono agli abiti borghesi necessari .