AREA TECNICA E WEBINAR

Il Gruppo Nazionale Guastatori ha avviato la programmazione di:

  • seminari tecnici per l'aggiornamento professionale dei soci e del personale in servizio attivo presso le unità Guastatori dell'Esercito Italiano;
  • scambio di informazioni tecniche utili al supporto allo schieramento e/o alla realizzazione di strutture permanenti e semipermanenti.

Area tecnica 

Documenti storici

Azioni tattiche di squadra

Documenti addestrativi risalenti al 1° e 2° corso per Guastatori, anno 1940, presso la Scuola per Guastatori di Civitavecchia - Campo dell'Oro 

Documenti storici

Bomba controcarro Pazzaglia - PAC -

Le Bombe o Granate Pazzaglia (dal nome del suo inventore) o Passaglia sono delle armi artigianali utilizzate dai soldati italiani durante la seconda guerra mondiale soprattutto nel teatro Nordafricano per rimediare alla cronica mancanza di armi efficaci contro i corazzati nemici. 

La bomba era costituita, tra l'altro, da un contenitore al cui interno era inserita una bomba a mano O.T.O (la cosiddetta Red Devil per i britannici) utilizzata come innesco. Il tutto era inserito in un sacchetto di tela munito di gancio di trasporto.

Costruite in due varianti — da 1 Kg e da 2 Kg di esplosivo, cui andava aggiunto un ulteriore chilogrammo complessivo di confezione — richiedevano una buona prestanza fisica per il lancio a causa del peso ma erano efficaci comunque solo se lanciate con precisione sul vano motore, nel qual caso erano in grado di distruggere qualsiasi corazzato. Per questa ragione il militare che voleva utilizzarla doveva necessariamente accostarsi all'obiettivo evitando di essere colpito dal fuoco delle mitragliatrici di bordo o dalla fanteria che seguiva i carri durante le loro avanzate.

Nel 1942 campioni di bombe "Pazzaglia" furono inviate e studiate dal genio in Italia ma a ciò non fece seguito nessuna produzione negli stabilimenti sul territorio. 

Di norma i guastatori, quando giudicavano l'obiettivo a distanza utile, saltavano fuori dalle loro postazioni difensive (trincee o buche) e correndo si avvicinavano al carro armato. Altre volte strisciavano tra i carri in movimento e, per evitare di essere schiacciati dai cingoli, lasciavano anche che questi passassero loro sopra per poi alzarsi e lanciare la loro arma dopo che il carro li aveva superati.

Oltre al rischio di essere colpiti dalle armi nemiche o di rimanere schiacciati dai cingoli, l'uso stesso della bomba era pericoloso perché con la sua esplosione dal vano motore divampavano immediatamente alte fiamme, il liquido idraulico schizzava rovente in ogni direzione e le munizioni stesse potevano saltare in aria. 

per informazioni sulla partecipazione agli eventi:  info@guastatori.it oppure website@guastatori.it