5° Reggimento Genio Guastatori

Impervia Cedant


Origini e cenni storici

Il 1° novembre 1895 viene costituito a Rivoli (To) il 5° Reggimento Genio (Minatori) con il concorso del 1°, 2° e 3° Reggimento Genio.

Durante la1^ guerra mondiale il Deposito del Reggimento mobilita numerose unità.

Nel 1919 il Reggimento diviene Reggimento Minatori del Genio.Il 1° maggio 1920 l’unità viene trasferita a Verona e il 30 settembre 1922 è soppressa.

Il 1° ottobre 1922 viene costituito in Trieste il 5° Raggruppamento Genio di Corpo d’Armata con il concorso di varie unità del Genio. La nuova unità dal 16 ottobre 1926 diviene 5° Reggimento Genio. Nel corso degli anni vari provvedimenti ordinativi ne modificano la struttura.

Con l’inizio della 2^ guerra mondiale il Reggimento diviene centro di mobilitazione. Nel settembre 1943 viene sciolto a seguito degli eventi determinati dall’armistizio.

Il 5 gennaio 1951 si forma in Belluno il 5° Reggimento Genio Pionieri, che viene trasformato, il 1° aprile 1954,in 5° Raggruppamento Genio con sede a Vicenza. Il 1° aprile 1955 riprende la denominazione di 5° Reggimento Genio ed è trasferito a Udine.

Il 31 dicembre 1975 viene soppresso ed il giorno seguente , 1° gennaio 1976, viene costituito in Udine il 5° Battaglione Genio Pionieri “Bolsena” per trasformazione del V Battaglione Genio Pionieri di Corpo d’Armata. La nuova unità eredita le tradizioni del disciolto Reggimento.

Trasferito nel meridione, il 1° maggio 1991 il Battaglione lascia il Friuli e raggiunge la sede di Foggia ove diviene unità di supporto del Comando Regione Militare Meridionale.

Dopo appena quattro anni, il 1° settembre 1995, viene trasferito da Foggia a Legnago (Vr), alle dipendenze del Comando Genio della Regione Militare Nord-Est.

Il 26 settembre 2003 viene costituito a Macomer (Nu) il 5°Reggimento Genio Guastatori, per trasformazione del 45° Reggimento Fanteria “Reggio”.

Nel 2003, l’unità partecipa con personale emezzi alla operazione “fuori area” per il mantenimento della pace"Antica Babilonia” (Iraq).

Compie, altresì, numerosi interventi di pubblica utilità, tra i quali sono da ricordare quelli per:

  • l’alluvione in Polesine, nel 1951 (5° Reggimento Genio Pionieri);
  • l’alluvione in Veneto, nel 1966 (V° Battaglione Genio Pionieri);
  • il terremoto in Friuli, nel 1976 (5° Battaglione Genio Pionieri “Bolsena”);
  • la realizzazione, nel 1980, di un ponte BaileyD/D (doppio-doppio) lungo 350 metri a Chioggia (Ve), per consentire la costruzione di un nuovo ponte permanente (5° Battaglione Genio Pionieri “Bolsena”);
  • il terremoto in Campania, nel 1980 (5° Battaglione Genio Pionieri “Bolsena”);
  • l’alluvione nelle province di Alessandria e Vercelli, nel 1994 (5° Battaglione Genio Pionieri “Bolsena”).

Prende parte, inoltre, all’operazione “Domino” (2004) messa in atto per fornire cooperazione alle Forze dell’Ordine nella vigilanza del territorio e nella protezione di obiettivi sensibili.

Svolge, infine, dal 2003 con i propri nuclei EOD l’attività di “bonifica del territorio” da ordigni esplosivi nella zona di competenza sul territorio nazionale.

Il 5° Reggimento Genio Guastatori è inquadrato nella Brigata Meccanizzata “Sassari”. Ha sede a Macomer (Nu) nella caserma “Bechi Luserna”.



Bandiera

Ha ereditato la Bandiera del 5°Btg.Genio Pionieri “Bolsena”, che a sua volta l’aveva ricevuta dal 5° Reggimento Genio.

E’ decorata con:

  • una Medaglia di Bronzo al Valor Civile, concessa al V° Battaglione Genio Pionieri, per il soccorso alle popolazioni del Veneto colpite da alluvione (5 – 16 novembre 1966).
  • due Medaglie di Bronzo al Valore dell’Esercito, concesse al 5° Battaglione Genio Pionieri “Bolsena”, per il soccorso alle popolazioni del Friuli colpite dal sisma del 1976 ( 6 maggio 1976 – 30 aprile 1977) e per il soccorso alle popolazioni della Campania colpite dal sisma del 1980 (26 novembre 1980 – 2 febbraio 1981).

Ha, altresì, un attestato di Pubblica Benemerenza, concesso alla 2^ Compagnia Fotoelettricisti (novembre 1966) .

Blasonatura

Lo scudo, pieno, ha il colore porpora, tradizionale dell’Arma del Genio. Al centro dello stesso vi è simbolizzato lo scopo istituzionale del Corpo, rappresentato dalla fortificazione e dal superamento di ostacoli. L’alabarda di San Giorgio e la croce d’oro tratte, rispettivamente, dalle armi di Trieste e di Pola richiamano il legame territoriale del Corpo con le due città ove reparti dello stesso hanno avuto sede alla ricostituzione nel 1922.