I Palombari di Comsubin e gli specialisti del 2° reggimento genio guastatori alpini hanno ripreso le attività congiuntamente di bonifica del lago di Varna (BZ) rimuovendo dalle sue acque 6064 ordigni esplosivi
Trento, 19 giugno. Gli artificieri dell’Esercito Italiano, appartenenti al 2° reggimento genio guastatori ed il Nucleo SDAI di Ancona, appartenenti al Comsubin della Marina Militare, chiamati dal Commissariato del Governo di Bolzano hanno effettuato l’ennesima campagna di bonifica nelle acque del lago di Varna (BZ) dal 8 al 19 giugno.
Durante questa attività, pianificata accuratamente dagli Enti Locali con il Comando Truppe Alpine di Bolzano, sono state rimosse dagli operatori della Marina 6064 bombe da fucile austriache della prima guerra mondiale, che vanno ad aggiungersi ai 33.862 manufatti inesplosi che sono stati tolti dal fondo del lago dal 2017 e consegnati, per la relativa distruzione in idoneo sito, agli stessi guastatori della Brigata Alpina “JULIA”.
La complessa attività di bonifica condotta incessantemente dal Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin nelle acque italiane e degli artificieri dell’Esercito Italiano rientra tra i compiti d’istituto assegnati dal Paese agli esperti delle Forze Armate per la salvaguardia della pubblica incolumità.
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alle Forze dell’Ordine locali, come Capitanerie di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei specialisti di Esercito e Marina Militare, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.