“Volontario di guerra – Comandante di plotone guastatori – assegnato al comando di un tratto di linea di particolare delicatezza perché facile via di accesso, respingeva con tenacia e valore numerosi e accaniti attacchi dell’avversario infliggendogli gravi perdite. Sempre primo fra tutti, rimasto ferito da schegge di mortaio che gli martoriavano le mani, esortato dal suo comandante di Battaglione a raggiungere il posto di medicazione, rifiutava ogni soccorso chiedendo solo di rimanere al suo posto di combattimento. Colpito una seconda volta ancor più gravemente, incurante del terribile dolore fisico, rifiutava ancora ogni aiuto e con sforzo sovrumano, trascinando i pochi superstiti al contrassalto contro soverchianti forze nemiche, si avventava contro il nemico riuscendo a stringere ancora una bomba fra le mani straziate e sanguinanti finché cadeva crivellato di colpi. Fulgido esempio di completa assoluta dedizione al purissimo ideale della Patria.”
FRONTE RUSSO 16 dicembre 1942